L’ottimizzazione e il coordinamento di risorse e tecnologie rappresentano una delle sfide più rilevanti per la gestione efficace delle nostre città. Con SkylarkNet, la nuova soluzione di GDS, le Smart City hanno a disposizione un nuovo sistema di controllo remoto flessibile e scalabile, in grado di abbattere i costi operativi e promuovere la sostenibilità ambientale.

Abbiamo intervistato Daniele Fanton – Group IT Manager e D&D SW Manager di GDS – per comprendere le caratteristiche distintive di SkylarkNet e il processo che ha portato alla sua realizzazione.

  1. Quali sono le principali funzionalità di SkylarkNet?  

SkylarkNet integra tutte le funzionalità necessarie per la gestione delle Smart City, offrendo soluzioni che spaziano dall’illuminazione stradale ai display informativi, fino alla manutenzione dei singoli dispositivi sul campo. La piattaforma permette una programmazione semplice, come la regolazione dell’illuminazione notturna, ma supporta anche l’uso di sistemi intelligenti basati su sensori per monitorare il traffico e ottimizzare automaticamente il consumo energetico.

Un altro aspetto innovativo è la scelta di adottare un’architettura basata su microservizi, offrendo una maggiore flessibilità rispetto a soluzioni monolitiche. Questo approccio offre maggiore flessibilità, facilitando l’aggiunta di nuove funzionalità, e garantisce un’evoluzione continua della piattaforma.

Inoltre, SkylarkNet include un sistema di assistenza avanzato che consente l’apertura di ticket con supporto diretto da parte di tecnici specializzati. Questi professionisti non si limitano a fornire risposte standard, come farebbe un comune helpdesk, ma hanno una profonda conoscenza del prodotto e sono in grado di intervenire efficacemente anche sul campo. L’assistenza non si ferma al livello frontend, ma garantisce un supporto tecnico completo, assicurando il corretto funzionamento dell’intero sistema.

 

  1. In che modo SkylarkNet si distingue dalle altre soluzioni di controllo remoto delle Smart City disponibili sul mercato?

Oltre all’illuminazione adattiva, che rappresenta un’innovazione importante realizzata con tecnologie di ultima generazione, il vero punto di forza di SkylarkNet risiede nella lunga esperienza maturata nel settore del telecontrollo. La piattaforma è il risultato di circa 10 anni di evoluzione della precedente soluzione GDS per la gestione delle Smart City, che attualmente gestisce circa 80.000 dispositivi da remoto. Questo background ha permesso a GDS di sviluppare un sistema altamente affidabile e capace di rispondere autonomamente agli eventi, grazie a un continuo processo di ottimizzazione e apprendimento.

 

  1. Quali sono stati i passaggi fondamentali per lo sviluppo di SkylarkNet e come avete coinvolto gli esperti e i vari utenti nel processo?  

Partendo dalla nostra esperienza, abbiamo coinvolto un team di esperti per esaminare attentamente l’interfaccia di SkylarkNet, considerando le esigenze specifiche dei vari utenti: dai tecnici che lavorano sugli impianti elettrici a chi si occupa esclusivamente del monitoraggio dei consumi, fino ad altri professionisti del settore. Questo processo ci ha portato a riprogettare completamente l’interfaccia utente, con l’obiettivo di renderla più intuitiva e facile da utilizzare. Insieme abbiamo semplificato tutti i processi, tenendo sempre a mente la facilità d’uso.

Nel corso del progetto, abbiamo coinvolto i nostri principali clienti, fornitori e aziende specializzate. Infine, una volta completata la piattaforma, l’abbiamo testata con nuovi membri del team tecnico, senza fornire istruzioni, per verificare se fossero in grado di comprenderne il funzionamento autonomamente. Il risultato è stato positivo: hanno compreso immediatamente come utilizzare la piattaforma, nonostante la loro limitata esperienza pregressa, confermando così l’efficacia del design e del mockup grafico sviluppati.

Per lo sviluppo dell’interfaccia grafica, abbiamo formato un gruppo di lavoro che ha coinvolto tutte le figure chiave, con l’obiettivo di ottenere il miglior risultato possibile. Abbiamo considerato le esigenze di tutti i livelli di utilizzatori, non solo il cliente e chi gestisce l’impianto, ma anche il sindaco, il manutentore e chi si occupa dell’installazione degli apparecchi di illuminazione, affinché ciascuno potesse trarre vantaggio dalla piattaforma. Infine, abbiamo consultato esperti del settore per raccogliere ulteriori informazioni e proporre uno stile grafico coerente.

 

  1. SkylarkNet utilizza o prevede di implementare il machine learning e l’intelligenza artificiale per ottimizzare la gestione dei dispositivi connessi?

Sì, SkylarkNet adotta già approcci di apprendimento continuo e l’implementazione di intelligenza artificiale e machine learning è parte integrante del suo sviluppo. 

Il processo di apprendimento è fondamentale perché i prodotti e le esigenze delle Smart City sono in costante evoluzione. Per questo motivo, il sistema deve essere continuamente aggiornato per rispondere a eventi specifici in modo adeguato. A tal fine, abbiamo quindi costituito un team dedicato esclusivamente all’analisi e alla formazione del sistema,  il cui compito è migliorare le capacità di risposta e previsione dei dispositivi connessi. In merito all’Intelligenza Artificiale, una volta integrati in SkylarkNet i sistemi di Generative AI, la piattaforma consentirà agli utenti di interagire in modo intuitivo e diretto. Grazie alla sua capacità di analizzare i dati e alla conoscenza acquisita, SkylarkNet sarà in grado di elaborare autonomamente le informazioni e fornire soluzioni personalizzate in base alle richieste dell’utente, eliminando la necessità di analisi manuali e report basati sui dati disponibili.

 

  1. Quali vantaggi offre SkylarkNet in termini di efficienza energetica, ad esempio per l’illuminazione adattiva?

SkylarkNet offre diversi vantaggi in termini di efficienza energetica, specialmente attraverso l’illuminazione adattiva

Tra le funzionalità da subito disponibili, la piattaforma fornisce la possibilità di regolare in autonomia l’illuminazione in base al traffico tramite il monitoraggio con telecamere, la visualizzazione e la gestione dei dispositivi tramite mappa, la creazione e l’applicazione di scenari, nonché operazioni di controllo. Successivamente, implementeremo una funzione avanzata di illuminazione adattiva, che regolerà automaticamente la luminosità in base ai dati provenienti dalle telecamere che monitorano il traffico. Questo approccio non solo garantisce un’illuminazione ottimale in tempo reale, ma contribuisce anche a ridurre il consumo energetico, adattando l’intensità luminosa alle reali necessità ambientali.

 

 

  1. Quanto è scalabile SkylarkNet? È progettata per gestire espansioni in settori diversi oltre a quello dell’illuminazione e dei display?

SkylarkNet è una piattaforma aperta, progettata per essere estremamente dinamica e scalabile. Oltre ai settori dell’illuminazione e dei display, stiamo valutando l’espansione della piattaforma in nuovi settori, come quello del fotovoltaico. Negli ultimi anni abbiamo collaborato con studenti degli Istituti Tecnici Superiori di elettronica e meccatronica presenti nel nostro territorio, chiedendo loro un feedback sull’utilizzo della piattaforma. Mostriamo loro le funzionalità e raccogliamo idee su come potrebbero sfruttarla. Da queste interazioni sono emerse varie proposte, tra cui il monitoraggio dell’inquinamento atmosferico. Inoltre, sempre nell’ottica della sostenibilità, stiamo considerando anche altre potenziali evoluzioni, come il monitoraggio delle perdite idriche. 

 

  1. Come viene gestita la sicurezza dei dati raccolti e trasmessi tra i dispositivi connessi e SkylarkNet? 

GDS è già certificata ISO 27001, lo standard internazionale per la sicurezza delle informazioni. Attualmente, ci stiamo preparando per ottenere la certificazione ISO 27002, che influenzerà profondamente i metodi di programmazione utilizzati dai nostri sviluppatori. Per questo motivo, stiamo già operando in conformità con gli standard previsti dalla ISO 27002, anticipando così il processo di certificazione.

 

  1. SkylarkNet offre la possibilità di effettuare manutenzione predittiva sugli apparecchi connessi? Se sì, come funziona questo processo?

Sì, la manutenzione predittiva è strettamente legata all’uso del machine learningRaccogliamo una vasta quantità di dati per monitorare il funzionamento degli apparecchi e li analizziamo per individuare schemi e tendenze. Il nostro obiettivo è insegnare al sistema come interpretare queste informazioni e ottenere i dati necessari per prevedere le necessità di manutenzione. Questo processo diventa sempre più preciso man mano che si accumula esperienza.

 

  1. Quali aspetti di SkylarkNet ti hanno soddisfatto di più e quali ritieni necessitino ancora di miglioramenti?

La transizione tecnologica è stata una sfida considerevole, che ci ha spinto ad acquisire nuove competenze e a rivedere i processi che avevamo gestito per anni con familiarità e sicurezza. Siamo stati chiamati a superare i nostri metodi tradizionali, riconoscendone i limiti, per adottare approcci più avanzati. La creazione del mockup, oltre a dar vita a un prodotto funzionale, ha anche rappresentato un importante traguardo anche dal punto di vista del design dell’interfaccia utente, un aspetto spesso trascurato dai tecnici che tendono a focalizzarsi sull’utilità piuttosto che sull’aspetto visivo. Inoltre, l’integrazione dell’intelligenza artificiale, già sperimentata sul campo, ci ha dato fiducia e ci motiva a continuare su questa strada di innovazione.

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